In molti sottovalutano le possibilità che l’usato può offrire. A volte è una questione di grossolanità, altre di ignoranza. Quello che si fissa nella mente dei più è una considerazione superficiale, che scredita il valore dell’oggettistica di seconda mano. L’aspetto che non viene colto, purtroppo, è la potenzialità sprecata insita in un vecchio armadio tenuto in condizioni impeccabili o in una giacca di vera pelle.
Tuttavia, ultimamente, si sta assistendo ad una vera e propria rivalutazione di tutti questi oggetti, a cui è stata concessa la possibilità di una nuova vita. I sostenitori di questa moda tendono a definirla vintage.
Il vintage e la valorizzazione della seconda mano
Il termine vintage deriva dal francese, coniato dagli amanti dei vini d’annata pregiati. Con il passare del tempo il termine è uscito dai limiti della sua accezione originale, estendendosi agli oggetti il cui valore è accresciuto dallo scorrere del tempo. All’interno di questa categoria possono rientrare dagli elettrodomestici (radio d’epoca, giradischi), al vestiario identificativo di determinate fasi storiche della moda passata, alle automobili d’epoca, e molti altre tipologie. Non a caso il vintage è spesso accostato al concetto dell’oggettistica di culto.
Gli amanti del vintage riconoscono un’ulteriore distinzione all’interno della stessa corrente. Si può parlare di antiquariato, ad esempio, per tutto ciò che è antico, impreziosito dalla sua ricca storia. Si tratta, in molti casi, di pezzi rari, pane per i collezionisti, disposti a spendere anche follie per aggiudicarseli.
L’altra categoria è definita modernariato, e si applica a quegli oggetti prodotti tra gli ’30 e gli anni ’80 del ventesimo secolo. Si passa dagli elementi d’arredo, come poltrone, lampade, quadri, agli elettrodomestici, come frigoriferi, includendo persino capi d’abbigliamento.
Questa seconda tipologia di articoli attira un numero sempre maggiore di appassionati, anche grazie a luoghi che ne rendono possibile la compravendita.
Il mercatino dell’usato di Firenze in difesa del vintage.
Mercamondo, il mercatino dell’usato di Firenze, avente sede presso Figline Valdarno, è uno dei luoghi che rende possibile la diffusione della moda vintage. Chi potrebbe immaginare quanto possa valere, per un vero appassionato, una vecchia poltrona che stava per essere destinata alla discarica?
Il mercatino è il perfetto punto d’incontro tra chi vuole liberarsi delle troppe vecchie cose che gli ingombrano casa (guadagnando anche qualcosa), e chi, invece, vuole aggiungere alla propria un tocco di personalità dal fascino retrò. O chi ancora, non potendo permettersi oggetti nuovi a prezzi assurdi, preferisce optare per quelli di seconda mano. Il personale addetto alla vendita di Mercamondo, forte della propria esperienza, seleziona gli articoli in seguito ad un’attenta analisi, riservandosi la possibilità di rifiutare quelli ritenuti qualitativamente non idonei alla vendita, oppure di scarso interesse per i potenziali acquirenti.
Il mercatino dell’usato di Firenze offre a tutti, amanti del vintage e non, un vero universo di possibilità. Per chiunque volesse farsi un’idea, è sufficiente dare un’occhiata al sito Mercamondo.