L’aggettivo “vecchio” sta cambiando connotazione: la sua accezione negativa sta pian piano cedendo il passo a quella positiva, almeno in fatto di mobili e arredamento. Difatti, c’è stata e c’è tuttora una notevole rivalutazione dell’arredare con pezzi di antiquariato, ossia con mobili “vecchi”: che siano di famiglia, o provenienti da una bottega antiquaria, oppure pescati in un mercatino di antiquariato più o meno per caso…se ben inseriti nel contesto, sono dei veri e propri gioielli, una raffinatezza.
Tra l’altro inserire arredamenti o complementi d’arredo antichi in soluzioni abitative moderne, sembra essere la vera e propria sfida contemporanea. Anche in un’abitazione moderna ci sono diversi elementi vintage che, se sapientemente collocati e distribuiti, si sposano alla perfezione anche con l’arredo più lineare e di design attuale. D’altronde, attualmente scegliere di arredare una casa totalmente con mobili di antiquariato è una scelta fuori luogo: troppo pesante l’aspetto complessivo oltre che demodé. Invece, accostare arredamenti contemporanei e antichi in maniera bilanciata sembra essere la soluzione ideale. Vediamo alcuni esempi.
Forse il classico pezzo antico, il più diffuso sia negli appartamenti che negli studi professionali, ad esempio, è il tappeto. Un tappeto antico, un persiano magari, sia ampio e dominante nella stanza, che tipo passatoia a delineare un corridoio, è un complemento d’arredo strepitoso: caldo, di classe, accogliente, dona immediatamente carattere e stile anche alla stanza più minimal e informale. L’importante è saper scegliere la tonalità giusta, complementare o intonata alla mobilia e dai toni caldi o freddi a seconda dell’effetto che si vuole avere. Li troviamo dagli antiquari specializzati, ma a volte se si è fortunati ci possono essere dei bei pezzi anche nei mercati mensili dell’antiquariato.
Molto diffusi e facilmente reperibili anche tra gli arredamenti di famiglia sono armadi, armadietti e credenze d’epoca. Realizzati in legno pieno, noce o ciliegio che sia, sono giunti fino a noi “agevolmente” e con pochi accorgimenti possono ancora splendere come in origine. Può bastare un blando restauro fai-da-te o da un restauratore esperto, a seconda dello stato di conservazione e dell’ambiente in cui verrà inserito, oppure addirittura una tinteggiata di bianco che renderà il mobile più moderno. Armadi e credenze possono essere collocati tranquillamente nella sala da pranzo, anche in stile industrial, oppure in bagno per riporre i teli degli ospiti: sono un elemento classico, versatile e funzionale, che ben si presta a qualsiasi tipo di arredamento. Invece, armadi in stile veneziano o quelli in stile Luigi XIV, più ricercati e palesemente di epoche lontane, sono dei veri gioielli in camera da letto.
Per uscire dagli schemi, si può anche considerare di arredare la propria casa con elementi moderni e riservare i punti luce ad elementi antichi. Un lampadario o delle applique – chiaramente a seconda della stanza – antiche, ricercate, volutamente sfarzose sarebbero un vero colpo di scena in un ambiente coerente e moderno. Il tutto senza correre il rischio di saturare gli spazi o creare accostamenti che tra loro cozzano.
In soggiorno, ma anche in camera o in un bagno particolarmente ampio, possono essere collocati divanetti e poltroncine d’epoca, magari stile Luigi XIV. Sono chic, un classico intramontabile, decorati e colorati, sono adatti a chi vuole arredare con pezzi di antiquariato senza però eccedere nelle dimensioni e negli ingombri. Senza contare che sono ideali e ricercatissimi per anche per gli studi professionali e per le relative sale d’attesa: confortevoli e di classe, predispongono bene chi ci si accomoda.
Aldilà dei pezzi di arredamento più facilmente identificabili, se si vuole arredare con pezzi d’antiquariato si può rivolgere la propria attenzione anche ai camini: maestosi e in pietra, più adatti ai casali, ai rustici, oppure più contenuti in marmo o persino i caminetti di altre epoche hanno un fascino davvero unico. Non vanno a creare conflitto con gli arredi e i complementi, perché sembrano far parte della struttura dell’abitazione, ma in realtà connotano profondamente l’ambiente in cui vengono inseriti.